Con un comunicato stampa a sorpresa pubblicato sul sito ufficiale nella sezione dedicata l’operatore fa sapere che non darà seguito alle clausole inflattive inserite in alcune tariffe.
Con quelle clausole Tim aveva agganciato l’aumento delle tariffe all’andamento dell’inflazione ma a sorpresa ha deciso non dare seguito.
Riportiamo il comunicato integrale:
Clausole inflattive
Con riferimento alle clausole di adeguamento annuale dei prezzi previste nei contratti di telefonia fissa e mobile diffuse a partire dal 27.11.2022 fino al 3 gennaio 2024, riportate nel seguito, TIM in conformità alla normativa vigente (Delibera AGCom n. 307/23/CONS), non darà seguito all’applicazione di tali clausole.
Ugualmente TIM in conformità alla normativa sopra richiamata, non darà seguito all’applicazione delle modificazioni unilaterali dei contratti di telefonia fissa e mobile pendenti, rese note con i comunicati pubblicati sul sito TIM del 16.01.2023; 8.02.2023; 21.02.2023; 21.03.2023; 20.07.2023, dirette all’inserimento di analoghe clausole di adeguamento annuale dei prezzi.
Clausole inflattive ante Delibera 307/23/CONS
Art. 6.1 Condizioni Generali di Abbonamento per i contratti di telefonia fissa (vers. 27.11.2022; 30.7.2023)
TIM si riserva la facoltà di prevedere, nell’ambito di specifiche offerte, condizioni economiche che contemplino nel tempo l’aumento dei costi a carico del Cliente, per un ammontare percentuale pari alla variazione annuale dell’indice dei prezzi al consumo (IPCA), non tenendo conto di eventuali valori negativi dello stesso. La variazione dell’IPCA potrà, sempre nell’ambito di specifiche offerte, essere maggiorata di un coefficiente percentuale predeterminato, per tener conto della variazione dei costi sostenuti da TIM. L’incremento percentuale del costo mensile dei Servizi, dato dalla somma dell’IPCA e dell’eventuale applicazione di detto coefficiente di maggiorazione predeterminato, non potrà complessivamente superare il valore del 10%. Il profilo commerciale di ciascuna offerta, prima che il Cliente sia vincolato dal contratto con TIM, descriverà le modalità e la periodicità con cui il suddetto adeguamento sarà effettuato, unitamente alle comunicazioni informative previste
Art. 1.3 Norme di Utilizzo per i contratti di telefonia mobile (vers. 27.11.2022, aggiornamento agosto 2023)
TIM, inoltre, si riserva la facoltà di prevedere, nell’ambito di specifiche offerte, condizioni economiche che contemplino nel tempo l’aumento dei costi a carico del cliente, per un ammontare percentuale pari alla variazione annuale dell’indice dei prezzi al consumo (IPCA), non tenendo conto di eventuali valori negativi dello stesso. La variazione dell’IPCA potrà, sempre nell’ambito di specifiche offerte, essere maggiorata di un coefficiente percentuale predeterminato, per tener conto della variazione dei costi sostenuti da TIM. L’incremento percentuale del costo mensile dei Servizi, dato dalla somma dell’IPCA e dell’eventuale applicazione di detto coefficiente di maggiorazione predeterminato, non potrà complessivamente superare il valore del 10%. Il profilo commerciale di ciascuna offerta, prima che il cliente sia vincolato dal contratto con TIM, descriverà le modalità e la periodicità con cui il suddetto adeguamento sarà effettuato, unitamente alle comunicazioni informative previste.
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